Esistono limitazioni "di salute" che possono influenzare la nostra routine e i bei momenti che potremmo passare con le persone a cui teniamo. Fortunatamente non tutte sono "invalidanti" e per esse la medicina moderna ha creato soluzioni che ci permettono di bypassare il problema, come nel caso de la CPAP in viaggio.
In vista del #27settembre, #giornatamondialedelturismo, abbiamo infatti deciso di dedicare la nostra attenzione ed esperienza alla sindrome delle apnee del sonno in viaggio, con la consapevolezza che le stesse sono:
Quello delle apnee notturne è un problema che affligge molte persone di tutte le età. Un problema subdolo e fastidioso che rovina la qualità della vita, andando a disturbare la nostra capacità di riposare.
Una problematica che fortunatamente ha una soluzione, nota appunto come CPAP. Questo acronimo che sta per Continuous Positive Airway Pressure, cioè Pressione Positiva Continua delle vie aeree, rappresenta infatti una soluzione a stanchezza, stress ed abbassamento della qualità della vita, causato dalla mancanza di riposo notturno.
Un problema che può essere impattante ogni giorno, anche in un momento di relax e divertimento come dovrebbe essere un periodo di vacanza.
Ecco quindi che portare con sé il proprio macchinario CPAP può quindi diventare la soluzione "salva riposo" e "salva vacanza".
Portare la CPAP in viaggio è infatti sempre possibile e consigliabile.
Si tratta del caso più semplice. Dovremo solo verificare di avere tutto con noi, dal macchinario agli accessori.
Per una vacanza in sicurezza, senza lasciare nulla al caso, meglio poi guardare da subito ad alcune accortezze accessorie che potrebbero diventare fondamentali.
Ad esempio potrebbe essere conveniente illustrare al medico il proprio itinerario, durata e piano di viaggio, al fine di avere preziose indicazioni in merito all'uso ideale della CPAP.
Durante la nostra vacanza potremmo infatti soggiornare in montagna e quindi saranno necessari alcuni accorgimenti e correzioni per compensare altitudine e la differente pressione.
Lo specialista potrà poi darci anche qualche preziosa indicazione e indirizzo in merito a centri e specialisti nella zona di soggiorno. Il risultato sarà così una di quelle liste che si spera di non usare mai, ma che in caso di bisogno si vorrebbe avere sempre con sé.
Le stesse accortezze valgono anche per il viaggio in aereo. In questo caso è buona norma portare con sé anche una copia della prescrizione e un certificato medico che spieghi a eventuali controlli cosa stiamo portando con noi e la sua funzione.
In base alla meta, può essere utile che lo stesso sia scritto almeno anche in inglese. Una semplice accortezza, che ci può salvare da ore di fastidiosi controlli aggiuntivi.
Anche per il viaggio aereo, è buona cosa informarsi sulla presenza di strutture specializzate vicino al luogo di vacanza e portare con noi tutte le informazioni relative al nostro apparecchio, in modo da poter condividere le stesse con i centri locali in caso di rotture dello stesso.
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